Da luglio 2010
dalle ore 9.00
alle 21.00
"L' Infanzia ferita", focus in Senato sui Diritti dei Bambini
Senato della Repubblica - Sala Zuccari - 13 Giugno 2014
Rosetta Enza Blundo (Vice Presidente della Commissione Infanzia e Adolescenza - M5S): "Riportare l'attenzione su minori e adolescenti". Vincenza Palmieri (Presidente Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare): "I bisogni non posso aspettare e i diritti devono ricevere una risposta"
"La Scuola e l'infanzia Ferita. Prospettive di collaborazione". È questo il titolo del Convegno organizzato in Senato dalla Senatrice del Movimento 5 Stelle, Rosetta Enza Blundo (Vice Presidente della Commissione Infanzia e Adolescenza). Obiettivo di questo incontro che, ha visto tra gli altri la partecipazione del garante per l'Infanzia Vincenzo Spadafora, del Presidente dell'Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare Vincenza Palmieri e il Presidente del Consiglio Nazionale del'Ordine degli Assistenti Sociali Silvana Mordeglia, è stato quello di mettere in primo piano gli aspetti inerenti la difesa dei bambini e degli adolescenti dagli effetti della crisi economica e familiare. E creare un confronto tra operatori del settore e rappresentanti di scuole e associazioni affinché si aprano delle "prospettive di collaborazione".
"Un confronto necessario - spiega la senatrice Blundo - per offrire al mondo della scuola una maggiore conoscenza delle diverse problematiche che riguarda anche l'allontanamento dei minori dalle famiglie d'origine e la loro permanenza nelle strutture. Tema questo su cui i convenuti hanno riportato fatti, condizioni e soluzioni contrastanti. Il dibattito è inoltre risultato necessario per evidenziare i punti di forza e di debolezza nell'attività di inclusione sociale, di sostegno e di prevenzione al fine di arginare la dispersione scolastica. Purtroppo i dati su questo fronte sono preoccupanti: vanno oltre il 40 per cento. Si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Italia che non è legato solo all'aspetto economico ma anche a una perdita di valori. E allora di fronte a questa crisi non possiamo rimanere indifferenti, dobbiamo porci delle domandi e iniziare a dare delle risposte".
"E' per questo motivo - prosegue Blundo - che mi batto affinché la tematica della tutela dei minori resti sempre sotto i riflettori, soprattutto laddove sono assenti professionalità che operano al meglio. Purtroppo anche la legislazione in alcuni punti appare lacunosa in quanto alle volte consente addirittura di agire a danno dei minori stessi. In sostanza: manca un Ministero della Famiglia. Una struttura organica che con la sua presenza raccordi tutte le forze in campo ottimizzando le energie e colmando tutte le mancanze".
Sulla stessa linea della Senatrice l'intervento del presidente dell'Inpef, Vincenza Palmieri: "Le politiche di Governo devono fare maggiore attenzione a quelle che sono le priorità cercando di ottimizzare le proprie risorse. Le famiglie hanno bisogno di politiche alloggiative, di quartiere e soprattutto di norme che possano garantire la gestione dei diritti umani e dei diritti dei bambini! E' ora di ristabilire le priorità perché i bisogni non posso aspettare e i diritti devono ricevere una risposta".
"In merito alla dispersione scolastica - prosegue Palmieri - non posso fare a meno di segnalare dati allarmanti. E' in atto una vera e propria diaspora che dai corridoi delle scuole procede verso quelli delle Asl. Come si può accettare un fenomeno del genere? Riprendiamo in mano quella che è la vera missione degli educatori e andiamoci a riprendere tutti questi dispersi nei corridoi delle scuole e dei centri di neuropsichiatria infantile! Non è accettabile che venga fatta una delega del sistema scolastico al sistema sanitario. Questa non è la strada da percorrere. Stiamo medicalizzando ciò che può essere attenzionato, come ha giustamente affermato la senatrice. Allora che fare? Aumentiamo il tavolo delle possibilità e portiamo avanti le esperienze positive. Ottimizziamo i fondi e diamo la possibilità affinché le buone intenzioni possano essere applicate e moltiplicate. Non dobbiamo dimenticarci che l'obiettivo e mettere il bene del bambino al centro del nostro interesse".
Lettera aperta a Francesco Bergoglio, Papa.
Lasciamo che i ragazzi vengano a noi
Sui giornali di ieri, le parole di Papa Bergoglio: "Giovani tristi? Li mando dallo Psichiatra. Perché un ragazzo dovrebbe aver paura di far cose grandi?"
Gli ho risposto:
Caro Francesco
Buongiorno!
Così avrei voluto salutarti quando anche tu "sei stato nominato".
E pensavo che quel giorno sarebbe stato buono!
Ho pensato che la tua croce di ferro fosse un segno epocale di rinnovata e necessaria spiritualità.
Vorrei invece oggi che le parole lette con il primo caffè del mattino fossero il sogno dilatato in un incubo che si dissolverà con il sole di mezzogiorno.
“Giovani tristi? Li mando dallo Psichiatra! Perché non si capisce un giovane che non vuole intraprendere una cosa grande!”, così pare tu abbia detto.
Perché “un giovane che non vuole intraprendere una cosa grande” debba essere malato? Perché ha bisogno dello psichiatra?
Perché la paura non può essere invece una fragilità? I nostri ragazzi … “scialla” … con le loro interminabili emozioni, ondeggianti tra sfrontatezza e broncio sono da proteggere e prendere in braccio; perché condannarli al silenzio di una bava da “stabilizzatore dell’umore”?
Caro Francesco, in Italia, 70 bambini, ogni anno, vengono ricoverati in TSO e 6.000, tra i 12 e i 18 anni, in reparti di psichiatria per adulti!
Francesco, quest’estate ho visitato un ragazzo legato al letto con 4 fasce di cuoio: mani e piedi, in un ospedale romano. Ne ho visti altri negli SPDC, i manicomi italiani. Ne ho visto migliaia con la “doppia diagnosi”, a 20 anni.
Tra i tanti: uno di 22 , spinelli e birra. Un ragazzo da ascoltare, indirizzare, aiutare a studiare o lavorare, un ragazzo che aveva paura di far cose grandi. Un mese in clinica psichiatrica: puntura mensile depòt a lento rilascio, tre tipi di antipsicotico, benzodiazepine a fiumi. E’ a questo che dovremmo indirizzare i nostri ragazzi?
Ai bambini più poveri con assistenza pubblica, vengano prescritti farmaci antipsicotici in quantità 4 volte maggiore che a bambini di famiglie ricche, citava il New York Times a proposito di una ricerca condotta in quello stato!
I poveri sono più malati? No, la verità è che sono meno protetti, meno difesi, più arresi. In Italia, la “pandemia” sui DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sta minando non solo la scuola italiana ma il futuro delle nuove generazioni, compensate e dispensate, come vuole la norma. La Sindrome da Alienazione Parentale, l’Iperattività, il “disturbo schizoaffettivo”, ed un “Borderline” che va bene per tutto!
Più 114,2% (dal 2001 al 2009) il consumo di psicofarmaci, è il dato riportato da una ricerca del Censis.
Questo non è un comunicato : vuole essere l’estensione del grido di quella mamma piangente al telefono: “Dottoressa! Una mamma non dovrebbe mai vedere un figlio in quelle condizioni! Mio figlio era un fiore, sono anni che me lo drogano così … e se non glielo porto, se lo vengono a prendere! Una mamma non dovrebbe mai vedere tutto questo!” Vuole essere la voce di quel ragazzino di Catania che ormai, inebetito, non parlava più. E di tutti i bambini a cui daranno un po’ di Ritalin, insieme all’omogeneizzato, come suggerito al 4° Congresso Mondiale sull’ADHD recentemente svoltosi a Milano.
Ma Psiche, mio Caro Amico, non significa “anima”’ E l’anima, non è forse quell’essenza purissima senza forma, senza dimensione, senza spazio e solo bellezza? Come può un farmaco imbrigliare un’anima? Le grandi potenze hanno vinto anche te, Francesco?
“Non abbiate paura di andare verso le periferie della vita”, dicevi solo qualche settimana fa. Ne ho fatto uno slogan (ed il 1° Capitolo di una nuova pubblicazione. ) e se un tempo Gesù diceva “Lasciate che i fanciulli vengano a me!”, perché oggi li vogliamo mandare dallo psichiatra? Perché non li mandiamo all’Oratorio, invece? Perché non costruiamo campi da gioco gratuiti? O Università libere, senza test d’ingresso?
Vieni con me Francesco, ti porto a vedere il letto di contenzione dove è morto, legato, il maestro Mastrogiovanni, ti porto a visitare alcuni reparti psichiatrici, ti faccio vedere cos’è un elettroshok, ti faccio parlare con i ragazzi e con le loro mamme a cui tolgono la patria potestà, se si oppongono!
Lasciamo che i ragazzi vengano a noi, Francesco. Con amore e tolleranza.
Un adolescente dovrebbe urlare: ciò gli sarebbe decisamente più consono; dovrebbe cantare: e questo sarebbe più sano; dovrebbe ridere e piangere: questo lo farebbe crescere.
E, se ha paura di far cose grandi? Lasciamogli attraversare la paura, guardiamogli le spalle da chi lo vorrebbe coraggioso e drogato. E se cade? Saremo pronti a prenderlo per mano!
Saremo insieme, vero?
Vincenza Palmieri, Presidente Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare®
www.pedagogiafamiliare.it
www.viveresenzapsicofarmaci.it
"Vivere senza psicofarmaci" a Rimini per
"Si può fare in maniera diversa"
Convegno - 25 febbraio 2014 ore 9.00
presso il Cinema Teatro Tiberio – Via San Giuliano, 16 Rimini
Nell'ambito del Progetto Sociale "Avanti tutti", con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rimini ed organizzato dalle Associazioni di Volontariato attive sul territorio, si svolgerà il convegno "Si può fare in maniera diversa", sul tema complesso dei malati psichiatrici e delle nuove prospettive di cura
"Vogliamo approfondire il tema di ciò che una certa psichiatria compie di aberrante e distruttivo verso i sofferenti psichici – dichiara la dott.ssa Maria Giovanna Cola, dell'Associazione I Colori del Mondo – a partire dalla soluzione farmacologica, spesso unica ed utilizzata coattivamente. I relatori invitati, esperti in vari ambiti di "Diritti Negati" e di "Buone Pratiche" di salvaguardia della salute delle persone attraverso la costruzione di percorsi che aiutino a risolvere il problema e senza limitarsi a "spegnere il sintomo", si confronteranno con le Istituzioni ed i Cittadini, raccontando esperienze, esponendo metodologie e risultati".
Presenze importanti, dunque, come la prof.ssa Vincenza Palmieri, psicologa e Presidente dell'Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare ed ideatrice del programma "Vivere senza Psicofarmaci".
"L'INPEF – racconta Vincenza Palmieri – dopo un lavoro trentennale con pazienti psichiatrici e con disagio diffuso, ha strutturato una risposta alternativa alla somministrazione di psicofarmaci. La "cura", infatti, che dovrebbe configurarsi come aiuto alle famiglie, si traduce in realtà in un vero e proprio tradimento. Parliamo ogni giorno con genitori disperati che non avevano idea dei gravi rischi a cui stavano sottoponendo i propri figli. Nessuno aveva detto loro che li avrebbero indirizzati verso una carriera da cui è molto difficile uscire e che li avrebbero visti ripiegarsi su loro stessi, fino a sembrare svuotati come zombie".
7000 bambini ricoverati in reparti di psichiatria, 70 TSO, in media, ogni anno. I Minori sono le prime vittime – e le più indifese – di questo sistema alla rovescia, che prima somministra la "cura" e poi ipotizza una diagnosi. In situazioni in cui spesso sarebbero state utili altre strategie di tipo educativo, economico, lavorativo , relazionale, ecc. E, come se già ciò non bastasse, spesso, le stesse diagnosi cambiano a seconda della mano che le redige, a dimostrazione di una totale mancanza di oggettività.
"Questo è il tradimento più grave – insiste la prof.ssa Palmieri – quello che priva i nostri ragazzi, del primo tra i Diritti Umani Fondamentali: il Diritto alla Fiducia"
Una giornata ricca di spunti di riflessione, che vedrà, dopo l'apertura del vicesindaco ed assessore alle Politiche sociali del Comune di Rimini Gloria Lisi, gli interventi dello psichiatra Riccardo Sabatelli, di Stefania Guerra Lisi, esperta in riabilitazione handicap sensoriale e motorio, della giornalista Nunzia Manicardi, dell'avvocato Francesco Miraglia, di Maria Rosaria D'Oronzo, psicologa, fondatrice e responsabile del Centro Relazioni Umane di Bologna, del Telefono Viola, di Marisa Golinucci, responsabile dell'associazione Penelope, Mariano Loiacono, psichiatra e presidente della Fondazione Nuova Specie e di Roberta Casadio, responsabile del progetto Recovery house di Faenza
Un appuntamento importante per affermare che "Si può fare, si può vincere, si può liberare: dalla schiavitù, dal business, dai poteri"
“MAI PIU’ UN BAMBINO…” – Sala delle Colonne, Palazzo Marini, Camera dei Deputati, 21 dicembre 2012
Si è svolto ieri, nella bella cornice della Sala delle Colonne, in Palazzo Marini, presso la Camera dei Deputati, l’atteso Convegno “Mai più un Bambino…”, evocativo titolo tratto dall’omonimo Programma Nazionale.
L’evento, organizzato dall’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, ha visto, quali relatori, la Prof.ssa Vincenza Palmieri - Presidente INPEF, il Giudice Minorile Francesco Morcavallo, l’Avv. Francesco Miraglia, la Dott.ssa Stefania Petrera della Direzione Generale del Personale Scolastico del MIUR, la Dott.ssa Gabriella Maffioletti, consigliere comunale di Trento, l’Avv. Eleonora Grimaldi del Tribunale per i Minori di Roma, Il Dott. Bonici, Vice Presidente INPEF e il Delegato del Questore di Roma, Dott.ssa Monaldi.
Relatori “Compagni di viaggio”, non solo nella condivisione dello scopo umanitario in Difesa dei Diritti Umani violati, dei Diritti dei Bambini, dei Diritti garantiti già dalla Costituzione e dalla Legislazione Italiana, ma anche compagni in un viaggio attraverso le principali Città Italiane, accompagnati, di volta in volta da Scienziati, Politici, Giornalisti e le Massime Autorità locali che già stanno aderendo numerosissimi alla Petizione “Mai più un Bambino…”e che vogliono portare, nelle proprie Sedi Istituzionali, i risultati delle indagini condotte da Vincenza Palmieri, Antonio Guidi (già Ministro per la Famiglia e Sottosegretario alla Sanità), Francesco Miraglia e la solidale Rete del Coordinamento Sociale per le Riforme Sociali.;
Sono stati riferiti i risultati delle indagini ma soprattutto gli impegni futuri insieme alle conquiste legislative e al profondo cambiamento in atto nel nostro sistema ed ordinamento.
Dai Dati ISTAT:70 bambini all’anno costretti in TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio), 6.000 bambini all’anno ricoverati nei reparti di psichiatria, 30.000 bambini presso case famiglie, 32% di bambini (al sud) con diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento e il 17% al nord, bambini nella fascia sociale di indigenza a cui vengono prescritti psicofarmaci in misura 4 volte superiore ai bambini ricchi (News YorkTimes), nonne e nonni penalizzati dalle separazioni a cui non è concesso di prendersi cura dei nipoti, di preferenza allocati, dai Tribunali per i Minori, presso Istituti, invece che dai loro Nonni, padri separati che mangiano alla Caritas.
In questa Emergenza Umanitaria e nella corretta Sede Parlamentare, l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare ha voluto definire i contorni di tale emergenza ma anche individuare i focus di intervento (Riforma dei Tribunali per i Minori, utilizzo delle perizie e relazioni degli Assistenti Sociali come OPINIONE e non come ACCERTAMENTO DELLA VERITA’) , nonché sottolineare le vittorie fino ad oggi conseguite, tra cui l’accettazione pubblica del Programma “Mai più un Bambino…” tramite Delibera della giunta Comunale di Strambino, con promessa di estensione da parte del Sindaco del Comune Capofila, ad altre 25 Municipalità!
Infine si è sottolineato come, dopo l’ultima volta ancora in 1^ Lettura alla Camera il 7 novembre, la proposta Riforma Psichiatrica, meglio nota come Proposta Ciccioli, è ormai “sedata” dalla annunciata fine di questa Legislatura.
E’ appena il caso di ricordare le numerose Conferenze Stampa tenute ed organizzate da Vincenza Palmieri insieme ad Antonio Guidi ed altri collaboratori ed amici, il monitoraggio costante, la diffusione tramite la Rete ed i Social Network di tutto il materiale di contrasto ad una proposta di Legge che rappresentava, attraverso l’incremento dell’intervento psichiatrico, senza possibilità di revoca, un vero crimine contro l’Umanità!
Il coraggio e la dedizione sono stati premiati da un nulla di fatto ma certamente, come affermato con forza nel Convegno, deve determinare sin da oggi, con richiesta di Decreti d’Urgenza , misure umanitarie che vadano a colmare i bisogni speciali e garantiscano Diritti e Democrazia per tutti.
All’evento hanno partecipato ospiti giunti da diverse città italiane.
https://www.youtube.com/watch?v=GS00GkQo3rc
Si terrà, presso la Sala Accademia dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare®, alle ore 11.30 la Conferenza Stampa sulla "emergenza umanitaria" legata alla misura del Trattamento Sanitario Obbligatorio e della relativa pratica lesiva dei più comuni Diritti Umani: la contenzione.
Alla conferenza parteciperanno la Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente dell'Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, Psicologa e Fondatore del Programma "Vivere Senza Psicofarmaci", l'avv. Eleonora Grimaldi del Tribunale per i Minori di Roma e Membro del Comitato Etico "Vivere Senza Psicofarmaci", l'On. Antonio Guidi, Neuropsichiatra, già Ministro per la Famiglia e Presidente dell'Osservatorio Nazionale di Salute Mentale.
Un'occasione per rinnovare l'impegno a voler contrastare, oggi più che mai, una delle pratiche più disumane attualmente in vigore nel Sistema Sanitario Nazionale: i Trattamenti Sanitari Obbligatori, e la contenzione.
La Prof.ssa Palmieri sottolinea che "In questo momento il Trattamento Sanitario Obbligatorio è un'emergenza nazionale, considerato che esso viene praticato anche sui minori e che queste realtà non sono quasi mai conosciute e denunciate come crimini contro la Persona e l'Umanità. Non possiamo permettere che il sacrificio del maestro di scuola elementare Francesco Mastrogiovanni, un TSO con contenzione, legato mani e piedi dal 31 luglio di tre anni fa e fino alla sua morte, avvenuta il successivo 4 agosto, rimanga vano".
L'On. Guidi, in merito a questo, ha dichiarato che: "Le tragedie descritte dai media causate dal TSO costituiscono semplicemente la punta di un iceberg rispetto a questa realtà. Nella pratica del TSO si concentrano tutte le violenze, ignoranza ed incapacità di gestire un problema della cattiva psichiatria che esistevano già all'interno del manicomio: il TSO costituisce oggi in Italia un vero e proprio manicomio a rate incostituzionale, non cura e non previene ed è soltanto un' occasione di violenza."
La sentenza Mastrogiovanni è senz'altro rappresentativa di una cultura umanizzata e garante dei Diritti, ma è, comunque, un invito a non abbassare la guardia: se è stata disegnata ed agita la militarizzazione del sistema psichiatrico, è anche vero che è in atto un sistema di medicalizzazione dell'istruzione e delle relazioni familiari.
Parte, così, un acceso intervento sui media per denunciare il divieto assoluto di sottoporre i minori al TSO, mentre continuiamo a contrastare la proposta di Riforma Psichiatrica e a lavorare con le Istituzioni per una Risoluzione della Legge attualmente in vigore. Durante la Conferenza verranno date informazioni relative anche al Progetto "Mai più un Bambino..." e alle prossime iniziative per continuare a creare, insieme, azioni positive in difesa della Dignità e dei Diritti Umani Negati.
On. Antonio Guidi - Prof.ssa Vincenza Palmieri
Il 23 luglio 2012, durante la Conferenza Stampa contro la Riforma Psichiatrica, indetta dall'Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, in collaborazione con l'On. Antonio Guidi, fu denunciata la triste vicenda di Francesco Mastrogiovanni, deceduto durante un TSO (Trattamento Psichiatrico).
Ieri, una sentenza storica contro il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), è stata emessa dal Tribunale di Vallo della Lucania: condannati per sequestro di persona ed altri reati i 6 medici del Reparto di Psichiatria dell'Ospedale di Vallo della Lucania che praticarono, nei confronti del maestro di scuola elementare Francesco Mastrogiovanni, un TSO con contenzione: legato mani e piedi dal 31 luglio di tre anni fa fino alla morte, avvenuta il successivo 4 agosto.
Contenzione e trattamento disumano pari ad un sequestro di persona, soppressione della Vita e della Dignità.
Negazione dei Diritti Umani più comuni.
Il maestro Mastrogiovanni morì dopo 4 giorni di contenzione mai annotate, tra l'altro, nella sua cartella clinica ma, documentate da un sistema di videosorveglianza interno che ha rivelato come, nei suoi giorni di agonia, Mastrogiovanni non fosse mai stato slegato!
La difesa ha mostrato anche i video di altri 22 pazienti contenuti!.
Il sistema di contenzione è una delle pratiche più disumane, ampiamente praticate, così come la misura dei Trattamenti (cosidetti) Sanitari Obbligatori.
La Riforma Ciccioli (dal nome dell'Onorevole Ciccioli ), attualmente ancora alla Camera, prevederebbe un'estensione temporale del TSO fino ad un anno ed oltre, senza possibilità di revoca, perchè definito "Necessario"!
La sentenza Mastrogiovanni è senz'altro rappresentativa di una cultura umanizzata e garante dei Diritti, ma è comunque un invito a non abbassare la guardia: se è stata disegnata ed agita la militarizzazione del sistema psichiatrico, è anche vero che è in atto un sistema di medicalizzazione dell'istruzione e delle relazioni familiari.
Agli Esseri Intelligenti, lungimiranti, agli Accademici non asserviti, alle Persone di Buona Volontà viene consegnato il VALORE della "sentenza Mastrogiovanni", per trarne nuova linfa e continuare a creare azioni positive in difesa della Dignità e dei Diritti Umani Negati.
Ovunque e chiunque siamo.
Con l'affettuoso riabilitante pensiero per Francesco Mastrogiovanni.
Il Presidente
Prof.ssa Vincenza Palmieri
L'Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare ha indetto per il giorno 23 Luglio alle ore 11:30, presso la Sala Rosi del Palazzo Comunale di Via Manzoni (angolo via Merulana), una Conferenza Stampa per discutere dell’approvazione, da parte della XII commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, del testo unificato di riforma degli artt. 33, 34 e 35 della legge 833, anche noto come disegno di legge on. Cicciòli.
Particolare preoccupazione destano le nuove misure disposte dagli artt. 4 e 5 del suddetto testo in materia di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio),la cui applicazione verrà prolungata fino a 6 mesi anche in maniera preventiva e con richiesta di un solo medico psichiatra. Il TSO attuale è già altamente discutibile: le nuove disposizioni rischiano di trasformarlo in un trattamento disumano, azzerando in un colpo solo più di cinquant’anni di progressi in campo medico, umanitario, scientifico.
Oggetto della conferenza saranno inoltre le nuove misure farmacologiche previste come forma di controllo sociale nei confronti dei minori, misure che non hanno alcun fondamento né di tipo educativo, né terapeutico né tantomeno umano.
Alla Conferenza sarà presente l'On. Antonio Guidi, già Presidente dell'Osservatorio Nazionale di Salute Mentale, oltre ad autorevoli professionisti e Rappresentanti di Associazioni ed Enti.
Il Presidente
Prof.ssa Vincenza Palmieri
COMUNICATO STAMPA 23/07/2012
ANSA: Dichiarazione congiunta Guidi - Palmieri
“Il testo unificato della proposta di legge “Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica”,che verrà probabilmente licenziato domani dalla XII Commissione della Camera dei Deputati, pur animato da buone intenzioni, risulta all’atto pratico inapplicabile, regressivo di oltre quarant’anni nel campo della psichiatria e soprattutto ingiusto nei confronti di chi ha sofferenze psichiatriche e delle relative famiglie”. Lo ha dichiarato l’onorevole Antonio Guidi a margine della conferenza stampa indetta stamani presso il Palazzo Comunale di viale Manzoni dall’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare (INPEF), presieduto dalla prof.ssa Vincenza Palmieri. Durante l’incontro si è discusso dei possibili scenari che potrebbero aprirsi se dovesse passare il Disegno di Legge proposto dall’on. Ciccioli, con particolare attenzione al prolungamento del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) dagli attuali 14 giorni a sei mesi, anche in maniera preventiva e con richiesta di un solo medico psichiatra.
“Di fatto – ha proseguito Guidi - pur dicendo il contrario, questo provvedimento, se venisse licenziato dalla Camera, produrrebbe un regime di controllo medico-psichiatrico delle persone che non ha eguali nel passato, andando a colpire non solo le persone con disagio mentale ma addirittura quelle con disagio sociale. Come in un passato che pensavo superato, vengono inoltre riproposti infiniti “manicomietti” privati. Dobbiamo dire no, da adesso, a questo provvedimento”.
Indignata anche la prof.ssa Palmieri. “Qualcuno ci vuole tenere silenziosi - ha sottolineato Vincenza Palmieri -. Noi abbiamo deciso di parlare, di andare oltre. Quindi da questo momento possiamo essere la grande forza, costituire un gruppo, gli Stati Maggiori per la Difesa dei diritti umani negati, delle famiglie, dei nonni, dei bambini, dei ragazzi, dei minori psichiatrizzati, degli anziani. Abbiamo battaglie civili da fare e riforme sociali che devono essere la nostra forza. Dobbiamo trasformare i bisogni in sogni realizzati e scopi raggiunti”.
COMUNICATO STAMPA 23/07/2012 DOPO CONFERENZA
“Allerta per le Disposizioni in materia di Assistenza psichiatrica
attualmente in discussione in Parlamento“
Specialisti, pazienti, addetti ai lavori, studenti, associazioni e famiglie. Un pubblico numeroso ed eterogeneo quello che ha partecipato, in data 23 luglio 2012, alla conferenza stampa “Allerta per le Disposizioni in materia di Assistenza psichiatrica attualmente in discussione in Parlamento“, organizzata dalla presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, prof.ssa Vincenza Palmieri e dall’onorevole Antonio Guidi, già presidente dell'Osservatorio Nazionale di Salute Mentale. Continua…….