Le sezioni del CCHR in tutto il mondo guidano la protesta contro il convegno annuale del l’Associazione Psichiatrica Americana a Los Angeles, citando le restrizioni che uccidono i bambini, i trattamenti forzati e un sistema che arreca danni senza che nessuno si ritenga responsabile.

LOS ANGELES (17 maggio 2025) — Mentre l’Associazione Psichiatrica Americana (APA) si riuniva a Los Angeles per promuovere una narrazione del progresso globale nella salute mentale – con panel sulla psichiatria in Europa, Giappone, Australia, Spagna e altrove – un organismo di controllo internazionale dell’industria psichiatrica, il Citizens Commission on Human Rights (NdT: in Italia – Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), ha richiamato l’attenzione su un “sistema psichiatrico profondamente radicato di coercizione e violenza”. Il CCHR e le sue sezioni globali accusano l’industria della salute mentale di perpetrare crimini – che vanno da pratiche di contenzione mortali e istituzionalizzazione forzata all’abuso sistematico di individui vulnerabili – sotto le mentite spoglie del trattamento.
Rappresentanti del CCHR da tutto il mondo si sono uniti a una coalizione eterogenea di attivisti per i diritti umani, leader per i diritti civili, sacerdoti, professionisti del settore medico e avvocati che hanno manifestato all’esterno della convention dell’APA presso il Los Angeles Convention Center, chiedendo la fine delle pratiche psichiatriche mortali e coercitive, molte delle quali costituiscono una tortura. Si sono opposti all’istituzionalizzazione forzata, alla somministrazione di farmaci, all’elettroshock e ai danni commessi in nome del “trattamento”. Alla marcia sono state esposte foto di alcune delle decine di bambini e adolescenti uccisi tramite contenzione negli ospedali psichiatrici statunitensi, una pratica letale che, secondo il CCHR, è utilizzata in tutto il mondo.
“Si tratta di morti evitabili. Sono crimini”, ha dichiarato Jan Eastgate, Presidente del CCHR Internazionale. “La psichiatria globale rappresentata in questo convegno e l’incapacità dell’APA di porre fine alle contenzioni violente diventano complici della tortura e degli abusi sui bambini.”.
Gli standard sui diritti umani ignorati
Nonostante la crescente condanna internazionale della psichiatria coercitiva, l’APA si è rifiutata di prendere una posizione formale contro di essa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le Nazioni Unite e l’Associazione Psichiatrica Mondiale hanno chiesto la fine di pratiche come la somministrazione forzata di farmaci e l’elettroshock, le contenzioni e l’isolamento, citandole come violazioni dei diritti umani e, in alcuni casi, equivalenti alla tortura. L’OMS ha ribadito la sua posizione all’inizio di quest’anno, ma l’APA rimane in silenzio.
Dal 1969, il CCHR, fondato dalla Chiesa di Scientology e dal professore di psichiatria ungherese-americano, Dott. Thomas Szasz, ha guidato iniziative globali per denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti costituzionali e umani. Dalle vittorie giudiziarie alle leggi epocali, le sezioni internazionali del CCHR hanno ottenuto riforme tangibili.
Panoramica globale: il CCHR in azione
Di seguito sono riportati i principali aggiornamenti provenienti dai Paesi rappresentati alla protesta:
- Spagna – Libertà di parola confermata:
il 12 luglio 2024, il CCHR ha respinto un tentativo della Società Spagnola di Psichiatria di censurare le sue pubblicazioni. Un tribunale ha stabilito che i materiali del CCHR hanno contribuito a un importante dibattito pubblico su pratiche come l’istituzionalizzazione forzata e l’elettroshock, citando le Nazioni Unite e affermando che i tentativi di mettere a tacere tale dibattito costituiscono un ingiustificato abuso della libertà di parola. - Giappone – Mascherare le atrocità dietro una narrativa “positiva”:
mentre l’APA ospita un simposio tra Stati Uniti e Giappone sulla “Salute Mentale Positiva “, il CCHR Giappone denuncia la realtà: ricovero coatto diffuso, abusi sessuali da parte di psichiatri e insabbiamenti di decessi e omicidi psichiatrici, come un omicidio al Michinoku Memorial Hospital, dove un paziente immobilizzato è stato ucciso mentre cercava di evitare di essere legato al letto. Il direttore dell’ospedale e lo psichiatra curante hanno falsificato i certificati di morte, sostenendo che il paziente assassinato fosse morto di polmonite. La polizia ha trovato 200 certificati di morte falsificati simili, il 70% dei quali riportava la polmonite come causa della morte. - Nuova Zelanda – Riconoscimento ufficiale della tortura psichiatrica:
il CCHR Nuova Zelanda e i sopravvissuti dell’Unità di Psichiatria Infantile del Lake Alice Hospital hanno ricevuto quest’anno il premio “Comunità dell’Anno” per la loro decennale lotta per la giustizia, esponendo la pratica dell’elettroshock sui bambini senza anestesia, compreso l’elettroshock sui genitali. Un rapporto governativo ha confermato che l’elettroshock forzato sui bambini equivale a tortura. Il Procuratore Generale ha stabilito che l’abuso rientra nella definizione legale internazionale di tortura. - Ungheria – Diritto legale al risarcimento garantito:
il CCHR Ungheria ha guidato gli sforzi che hanno portato all’approvazione di una nuova legge che garantisce il risarcimento alle vittime di detenzione psichiatrica illegale. A seguito di una sentenza della Corte Costituzionale e di un’incessante campagna di sensibilizzazione, la legge è stata promulgata nel dicembre 2024, segnando una pietra miliare nella storia dei diritti umani. - Germania – Il ruolo della psichiatria nell’Olocausto svelato:
il CCHR Germania ha celebrato un processo simulato alle Nazioni Unite per lo psichiatra nazista Ernst Rüdin, che orchestrò le sterilizzazioni forzate nell’ambito delle politiche razziali di Hitler. I giudici internazionali lo hanno dichiarato colpevole di crimini contro l’umanità. Il CCHR si era a lungo battuto per denunciare il ruolo centrale della psichiatria nei programmi di eutanasia nazisti. - Italia – Condizioni dei campi di concentramento e abusi sui minori
il CCHR ha contribuito a denunciare gli orribili abusi nei manicomi psichiatrici, dove i pazienti venivano rinchiusi nudi in stanze chiuse a chiave e fatiscenti, portando a una risoluzione governativa per la loro chiusura. L’elettroshock, sviluppato nel 1938 dallo psichiatra italiano Ugo Cerletti, dopo aver osservato che i maiali venivano sottoposti a shock elettrico prima della macellazione, è ancora utilizzato in 9 strutture psichiatriche(*). Insieme ai legislatori, il CCHR Italia ha promosso una legislazione per limitare gli screening di salute mentale nelle scuole e la somministrazione di farmaci ai bambini. Anche la dr.ssa Vincenza Palmieri fortemente impegnata nella tutela dei diritti dei bambini ha contribuito a fermare le separazioni familiari basate sulla psichiatria, denunciando tale pratica nel suo libro bestseller. - Australia – Vietata la letale “terapia del sonno profondo”:
dopo che il CCHR ha denunciato 48 decessi legati alla terapia del sonno profondo – coma farmacologico indotto con elettroshock – l’Australia ha vietato la pratica, prevedendo sanzioni penali, incluso il carcere, se somministrata. Nel 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani hanno chiesto un divieto globale, ribadendo la richiesta di lunga data del CCHR. - Messico – Leggi che proibiscono trattamenti crudeli e inumani
Nonostante la diffusione di abusi psichiatrici e trattamenti forzati, sono state realizzate importanti riforme. Nel 2022, il Messico ha modificato la sua Legge Generale sulla Salute per rendere obbligatori i servizi di salute mentale volontari e vietare l’isolamento, le contenzioni e qualsiasi pratica crudele, inumana o degradante. Il CCHR Messico ha inoltre ottenuto un divieto nazionale sulla somministrazione coercitiva di psicofarmaci nelle scuole, sul modello della legge federale statunitense ottenuta dal CCHR. La Commissione per la Scienza e la Tecnologia della Camera federale messicana ha formalmente elogiato la storica “battaglia senza precedenti” del CCHR contro gli abusi psichiatrici e la sua tutela dei minori. - Stati Uniti – Elettroshock vietato sui bambini:
con un’importante vittoria legislativa, il governatore del Texas ha firmato una legge – sostenuta dal CCHR – che vieta l’elettroshock sui minori di 16 anni. La legge prevede inoltre l’obbligo di avvertimenti scritti sui rischi di morte e perdita di memoria e di refertare l’autopsia entro 14 giorni dai decessi correlati all’elettroshock. La legge si basa sulle riforme del 1976 del CCHR in California, che hanno stabilito un precedente e hanno vietato l’elettroshock sui minori.
Il CCHR denuncia un modello globale di danni psichiatrici, coercizione e insabbiamento. Gli sforzi internazionali dell’organizzazione riflettono un movimento crescente per rifiutare e mettere al bando i sistemi psichiatrici abusivi.
(*) Fonte dati sull’elettroshock in Italia: Fondazione Veronesi