Il Programma “Vivere Senza Psicofarmaci”®
LA STORIA
Il Programma Vivere Senza Psicofarmaci è nato negli anni novanta, a seguito di esperienze di Progetti Umanitari di diversa natura, condotti in parecchie zone d’Italia, da nord a sud, dalla Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, la Prof.ssa Vincenza Palmieri.
E’ nato nell’ambito di un lavoro, quindi, che originariamente non aveva a che fare direttamente con gli psicofarmaci, a nessun titolo.
Nonostante ciò, è emerso con chiarezza fin da subito quanto la soluzione proposta per le differenti problematiche in esame tendesse spesso, quasi irrimediabilmente, ad essere di natura sanitaria. Il problema all’origine del disagio veniva medicalizzato, per sempre.
I progetti umanitari, per loro stessa definizione, riguardavano le fasce più fragili, deboli della società, quelle anche economicamente meno tutelate, per cui sembrava quasi configurarsi una sorta di “castigo della povertà” o, ancor peggio, un meccanismo di generazione di un bisogno indotto perché qualcun altro potesse ricavarne un beneficio o un vantaggio
Come si è evoluto e strutturato nel tempo tale Programma
All’esperienza concreta, pratica, si è accostata una riflessione di natura scientifica.
Si è avviato, infatti, ben presto, uno studio approfondito sulla base delle esperienze e delle testimonianze raccolte anche attraverso l’incontro e la collaborazione con le Associazioni che già da tempo operavano sul territorio nazionale e internazionale, per aiutare le persone vittime delle droghe, degli psicofarmaci e di altre forme di abusi.
Insieme a quelli che erano un tempo “collaboratori occasionali”, medici di base e specialisti di materie ed ambiti disciplinari complementari, sono stati messi a punto dei Modelli, che sono risultati funzionali.
Da una piccola equipe, un gruppo ristretto, attraverso un grosso lavoro sperimentale ed un monitoraggio costante, si è giunti ad elaborare un vero e proprio Protocollo.
A salvaguardia della correttezza di tale Protocollo, il Programma Vivere Senza Psicofarmaci ha visto la nascita di un Comitato Etico Multidisciplinare che ne studiasse, disciplinasse, garantisse l’applicazione.
E’ stato formalizzato il 7 luglio 2012, composto da esperti tra i quali :
- Il fondatore e coordinatore del Programma
- 1 Primario Cardiologo
- 1 Neurologo accreditato al Programma
- 1 Neuropsichiatra accreditato al Programma
- 1 Specialista in EEG ed ECG
- 1 Medico di Base Specialista in Geriatria e Dietologia
- 1 Chirurgo
- 1 Medico Odontoiatra,
- 2 Avvocati Penalisti
- 1 Esperto in Test Forensi
Tutti gli Specialisti coinvolti sono ovviamente contrari ad ogni forma di abuso ed operano nel rispetto dei Valori, dei Codici e dei Diritti Umani e dei Bambini.
LA METODOLOGIA
La metodologia si fonda, innanzitutto, su pochi punti chiave:
– La versatilità: non esiste un programma rigido, uguale per tutti. Il programma viene declinato sulla base delle caratteristiche e della situazione del soggetto.
– Il “ricovero domiciliare”: il paziente non è trasportato all’interno di una struttura ma resta a casa propria, nell’ambiente che gli è più confortevole e vicino.
– Il coinvolgimento della Famiglia e delle persone importanti per il paziente.
– Un principio: nulla viene tolto al paziente senza che gli sia “restituito” qualcosa in cambio.
– Procedure comunicative e buone prassi che sono parte del Protocollo Operativo del Programma coperte da Copyright.
– Se necessario o richiesto, interventi di tipo peritale anche in ambito forense
L’OBIETTIVO FINALE
L’obiettivo reale non è mai soltanto la “semplice” dismissione del farmaco.
In un processo da artigiano cesellatore, che lavora il dettaglio minuziosamente, viene presa in carico e nutrita la singola cellula, l’anima della persona, così come la sua famiglia.
I problemi all’origine della dipendenza vengono, così, affrontati da un punto di vista sano. Laddove c’è un problema biologico o di natura neurologica, questo viene innanzitutto accertato attraverso i più opportuni strumenti di misurazione, di modo da avere contezza della portata e della natura del fenomeno.
Vengono svolti tutti gli approfondimenti diagnostici del caso, prima di avviare un qualsiasi intervento sull’aspetto fisiologico.
Quindi, si procede con la presa in carico della cellula, della persona e della famiglia.
Non è mai un solo specialista ad incontrare il paziente, ma un team, di modo da comporre, attraverso le varie competenze, una immagine completa delle dinamiche del soggetto.
SERVIZI OFFERTI:
- Programma di dismissione per Vivere Senza Psicofarmaci®, in accertate condizioni, come sopra descritto
- Orientamento Telefonico
INOLTRE:
- Verifica delle difficoltà di apprendimento con Analisi dei Quaderni®[1], individuazione dell’esatta ragione di insuccesso, relativo programma mirato
- Tutela in caso di iscrizione in classi speciali, sostegno o DSA non desiderate e non necessarie, con intervento di rivalutazione diagnostica e riformulazione, storico delle cartelle. Procedure di Didattica Efficace®
- Procedure per annullamento del Sostegno e rivalutazione dell’identità della persona
- Perizie e Consulenze Tecniche di Parte
- Presenza in dibattimento in Tribunale, come necessario
- Sostegno alla Famiglia del Paziente tramite Approccio Familiare Multidisciplinare Coordinato, secondo il Codice dei Pedagogisti Familiari
- Intervento Tecnico in caso di allontanamento dei minori dal nucleo familiare ed anche sottoposti a trattamento psicofarmacologico
- Sostegno ai genitori con minori allontanati a rischio di disturbi dell’umore e con ricaduta psicofarmacologica
[1] Si precisa che l’Analisi dei Quaderni è un Copyright di Vincenza Palmieri e può essere usato solo con il suo consenso.
UTENTI E RISULTATI
Gli utenti sono:
- bambini,
- adolescenti,
- post-adolescenti,
- giovani,
- adulti,
Così come non c’è differenza sociale, gli utenti sono tutti.
Il Servizio di Orientamento telefonico, attivo 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 – in cui non vengono rilasciati pareri di ordine sanitario né psicologico, ma si risponde a quesiti e dubbi di ordine comportamentale ed operativo – si coprono 6 ore effettive al giorno di consulenza telefonica.
I pazienti presi in carico ogni anno variano tra i 300 ed i 350, (quelli della sola consulenza di orientamento oltre 1500) a cui bisogna aggiungere tutti i bambini che giungono per evitare il passaggio attraverso un Dipartimento di Neuro Psichiatria infantile: circa 150 l’anno per cui si effettua un lavoro di prevenzione.
Per i dati percentuali relativi alla riuscita definitiva, e’ in atto uno studio scientifico statistico per standardizzare i dati relativi ai risultati di modo da renderli comparabili ed assimilabili.
Fanno fede, anche, tutte le storie individuali.
Per tutti i pazienti, infatti, che hanno seguito e seguono il Protocollo personalizzato fino in fondo – in un processo in cui tutti i tasselli sono coordinati: famiglia, amministratori di sostegno, sanitari di base – il Programma Vivere Senza Psicofarmaci ha funzionato e funziona. Senza far soffrire; abbracciando tutta la vita della persona ma soprattutto la persona stessa.
Riferimenti per contatti e coordinamento:
Roma, Viale Trastevere, 209
Tel. 06.5811057 – fax 06.5803948
329.9833862 – 329.9833356